“Attualmente contiamo 4500 siti certificati secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017 e oltre 100 professionisti, 40 dei quali in possesso di certificazione professionale. È frutto di un lavoro di 20 anni”.
Nel corso della 2° edizione del “CyberSec2023- Nuovi domini, Guerre Ibride e Cooperazione” organizzato ieri e oggi da @Cybersecurityitalia a Roma, Riccardo Bianconi, esperto di cybersecurity in #Accredia ha sottolineato, con i dati, l’importanza della #certificazioneaccreditata anche in questo ambito.
“Siamo riconosciuti a livello internazionale e con i nostri 30 anni di attività – ha continuato Bianconi –. Vogliamo ampliare l’accesso per ottenere le certificazioni rilasciate sotto accreditamento”. Ricordando che le certificazioni accreditate forniscono una garanzia di maggiore efficacia (resilienza), di compliance e una maturità crescente.
Senza dimenticare che il Decreto Legislativo n.123 del 3 agosto 2022, che recepisce il Titolo III del Regolamento UE n. 881/2019, ha previsto che alcune tipologie di certificazioni in ambito #cybersicurezza potranno essere rilasciate da organismi di valutazione della conformità accreditati da Accredia, che lavora insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale nel monitoraggio e nella vigilanza delle attività di tali organismi.
Entro il 17 ottobre 2024, infine, gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno adottare le misure necessarie per conformarsi alla Direttiva UE NIS2, secondo cui nell’ambito della strategia nazionale per la cybersicurezza, devono adottare misure strategiche riguardanti l’inclusione e la definizione di requisiti concernenti la cybersicurezza per i prodotti e i servizi TIC negli appalti pubblici, compresi i requisiti relativi alla certificazione della cybersicurezza.
UNI Ente Italiano di Normazione
Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale